È morto il giornalista brinziese Mario Mauri

È morto Mario Mauri in una clinica milanese dove era ricoverato. Aveva 92 anni, 60 dei quali vissuti nel mondo del giornalismo. Docente alla Scuola superiore delle comunicazioni sociali dell’Università Cattolica negli anni della direzione del professor Bettettini, Mauri aveva insegnato agli studenti Tecniche della comunicazione televisiva.

Nel biennio 1973-74 era stato nostro insegnante in via Sant’Agnese sede della Scuola che in quegli anni vantava docenti di altissimo livello, tra i quali, Angelo Narducci, direttore di “Avvenire”, Guglielmo Zucconi, Direttore della Domenica del Corriere, Edoardo Teodoro Brioschi, docente di dottrina e tecnica della pubblicità, Virgilio Melchiorre, filosofo. Più tardi la Direzione della Scuola sarà affidata a Mauri che dividerà l’impegno accademico con il lavoro in Rai come responsabile dei servizi giornalistici della sede di Milano.

Cattolico, aveva contribuito ad animare l’Ucsi (Unione cattolica stampa italiana), associazione alla quale anche noi avevamo aderito fin dall’iscrizione al praticantato giornalistico.

Con Mauri ci siamo poi ritrovati qualche anno dopo, quando insieme ad altri giovani redattori, frequentavamo la sede del Pontificio Istituto Missioni Estere in Via Mosè Bianchi a Milano, che ci ospitava, grazie ai padri Giacomo Girardi e Piero Gheddo, per le riunioni dei giornalisti cattolici.

Mauri ha seguito a lungo anche le vicende del sindacato d’ispirazione cattolica, insieme a Sergio Borsi e Italo Uggeri, entrambi suoi colleghi alla Rai. Una generazione di giornalisti ormai scomparsi.

Dai ripetuti incontri avuti con lui, fummo presi a ben volere tanto che, nel 1979, rientrando da un incontro romano, ci propose di entrare tra i suoi collaboratori in Rai. Rinunciammo a malincuore perché avevamo da poco firmato un contratto con i Periodici San Paolo.

Mauri è stata una persona pacata nel tratto e soprattutto nella parola. Ironico, aveva sempre espressioni colorite che riusciva ad infarcire con qualche termine ambrosiano.

Misurato, non amava apparire, ma nei momenti importanti in cui c’era da discutere su temi rilevanti della professione giornalistica, era sempre presente.

Nel 1982 o forse 1983, non ricordiamo bene, poco prima di avvicinarsi al tavolo della presidenza per prendere la parola in uno dei tanti dibattiti su “televisione pubblica e privata” che si tenevano al circolo della stampa di Milano, prendendoci sotto braccio, ci sussurrò, con quell’umorismo sottile di cui era capace: «Cià andiamo a fare la parte di quello che difende il pubblico che comunque deve sempre apparire meno efficiente del privato». Erano gli anni in cui stava decollando il berlusconiano Canale 5.

Originario di Brinzio, di cui fu sindaco dal 1970 al 1979, riposerà nella tomba di famiglia. L’ufficio funebre sarà celebrato alle ore 11 di martedì 14 Febbraio, nella chiesa dei Santi Pietro e Paolo in Brinzio.

didascalia: Mauro Mauri – immagine da wikipedia

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